Il ruolo della Conferenza Episcopale Italiana nella catalogazione

Stefano Russo - Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici della CEI

Abstract


Dal 1998 le Diocesi hanno lapossibilità di accedere ai contributi dell’otto per mille destinati al restauro degli organi a canne; anche grazie ad essi si sono potuti eseguire interventi di restauro su 1152 organi storici. È dal 1996, inoltre, che duecentoquindici delle duecentoventicinque Diocesi italiane sono impegnate in una sistematica e capillare attività di inventariazione informatizzata del patrimonio ecclesiastico mobile, che ha già prodotto circa tre milioni di schede e altrettante immagini correlate; circa cinquemila organi rilevati sul territorio sono stati brevemente descritti ricorrendo all’uso del sintetico tracciato OA (Oggetto d’Arte). Il restauro degli organi a canne diventa anche l’occasione propizia per compilare la scheda SMO (Strumenti Musicali – Organo).

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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/1826-9001.8.760


Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia n. 552 del 14 luglio 2000 – ISSN elettronico 1826-9001 | Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Musicologia | Pavia University Press

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