PMI italiane: un’aritmia economica da sanare

Abstract

A seguito della crisi del 2007 il sistema economico italiano ha mostrato la sua incapacità di reagire agli stati di criticità provenienti dal contesto internazionale. 

A nostro avviso tale fragilità proviene da molteplici questioni – in primis economiche ma altresì finanziarie e sociali – ancora da risolvere.

Il tema delle PMI italiane (meglio sarebbe dire delle Micro-Piccole Imprese) è attuamente il più dibattuto. Per l’importanza che riveste presso il tessuto imprenditoriale esso necessita di sostanziali provvedimenti di natura politica, economica, finanziaria e sociale. Pertanto, nel presente lavoro si è cercato di elaborare una visione d’insieme del contesto in cui operano le nostre PMI unitamente all’analisi delle difficoltà che esse fronteggiano quotidianamente. Tale metodologia consente altresì di investigare meglio il ruolo di “deus ex machina” che lo Stato dovrebbe assumere per fornire alle PMI gli strumenti utili a fronteggiare la spietata concorrenza internazionale. Senza tale sostegno la maggior parte delle nostre imprese rimarrà “disadattata” e non sarà in grado di uniformarsi al continuo trend evolutivo internazionale.

Il riconoscitmento dell’aritmiache le imprese italiane stanno dimostrando oggigiorno rispetto al contesto economico-finanziario internazionale non deve certamente essere la ragione per una tacita e sprovveduta accettazione delle innumerevoli tendenze globali. Al contrario, esso deve tradursi in una prima e fondamentale analisi introspettiva volta a conoscere i propri punti di forza e di debolezza al fine di riconquistare una posizione di rilievo e divenire nuovamente un punto di riferimento per l’economia internazionale.

Pur con tutti i limiti che la concisione di un articolo comporta, nel presente lavoro viene dimostrato come solo attraverso una più stretta coesione fra public and private decision-making sarà possibile avviare il processo di cura della preoccupante aritmiaeconomica in cui sta vivendo l’Italia.