La value relevance delle informazioni di bilancio sui crediti deteriorati: il caso delle banche italiane
Abstract
La crisi economico-finanziaria esplosa nel 2008 ha determinato, tra le altre conseguenze, un incremento esponenziale dei crediti deteriorati nei bilanci bancari. Le svalutazioni di tali attività iscritte a conto economico hanno eroso i risultati reddituali dei vari esercizi, mentre la parte non coperta – costituita dai valori netti iscritti nell’attivo dello stato patrimoniale – ha rappresentato, di anno in anno, un potenziale fattore di riduzione dei redditi futuri comunicato in bilancio ai terzi. Conseguentemente, si è largamente diffusa l’opinione che tali partite abbiano costituito (unitamente agli altri fattori di mercato o specifici di ciascuna banca) una variabile che ha inciso sul crollo delle quotazioni di borsa dei titoli bancari in Italia. Non sono state, tuttavia, proposte indagini volte a testare sul piano analitico tale relazione negli anni della crisi.
Il presente lavoro, basandosi sulle applicazioni della value relevance analysis, mira a stimare la relevance per gli investitori delle due principali categorie di crediti deteriorati: sofferenze e inadempienze probabili (già incagli). I risultati dell’indagine mostrano l’esistenza di una significativa relazione statistica e consentono di affermare, sul piano aziendale, che la maggiore o minore capacità dimostrata dalle banche nella gestione del rischio di credito ha avuto indubbi riflessi sul valore di mercato dei titoliKeywords
Full Text:
PDFDOI: http://dx.doi.org/10.13132/2038-5498/7.3.221-235
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Registered by the Cancelleria del Tribunale di Pavia N. 685/2007 R.S.P. – electronic ISSN 2038-5498
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