Eseguire, ricopiare, interpretare, tradurre Bellini. Alcuni aspetti della ricezione dei melodrammi di Bellini nei teatri di lingua tedesca nel corso dell’Ottocento.

Francesco Del Bravo - Freie Universität Berlin

Abstract


Il processo ricettivo di un autore operistico in un paese a lui straniero è indagabile attraverso una molteplicità di fonti: recensioni giornalistiche, partiture in uso nei teatri, traduzioni di libretti, riduzioni pianistiche. La domanda principale per lo studioso impegnato nello studio della ricezione di un compositore riguarda, a mio avviso, il testo attraverso cui quel compositore è stato tràdito e, quindi, recepito. Nel caso di un operista italiano di inizio Ottocento, l’estrema mobilità del testo melodrammatico dà inevitabilmente luogo ad una molteplicità di esperienze di trasmissione e fruizione, molteplicità che deve essere indagata e, per quanto consentito dallo status fontis, definita nella sua concretezza testuale, al fine di individuare le specificità della ricezione studiata. Nel presente contributo vengono presentati alcuni esempi di ricezionetrasmissione del testo belliniano in ambito germanofono sulla base delle differenti figure professionali coinvolte in tale processo: il cantante, il Kapellmeister, il traduttore.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/1826-9001.9.894

Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia n. 552 del 14 luglio 2000 – ISSN elettronico 1826-9001 | Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Musicologia | Pavia University Press

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