I fantasmi della sinfonia sopra una canzone d’amore nella musica per film di Nino Rota

Roberto Calabretto - Università di Udine

Abstract


La partitura del Gattopardo rappresenta un interessante caso d’indagine per verificare la maniera con cui Rota si rapportava alla produzione musicale cinematografica. Nata da abbozzi sinfonici giovanili e anticipata da presenze tematiche in alcuni film precedenti l’uscita del capolavoro di Luchino Visconti, questa partitura si offre come un tipico esempio del modus operandi di Rota, in cui le autocitazioni si rincorrono dando luogo a un labirinto di situazioni difficilmente districabili. Ecco perché la suggestiva immagine dei «fantasmi» ben esemplifica un simile processo creativo. Ma questa colonna sonora rappresenta, allo stesso tempo, un esempio paradigmatico di ‘funzionalità’ alle immagini in movimento e di interpretazione delle stesse per cui può ben essere ritenuta come uno dei migliori esempi di musica cinematografica del secondo dopoguerra.

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DOI: http://dx.doi.org/10.13132/1826-9001/21.2149

Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia n. 552 del 14 luglio 2000 – ISSN elettronico 1826-9001 | Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Musicologia | Pavia University Press

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