Ma i Daft Punk sognano pecore elettriche? Cortocircuiti del pop tra passato, segreto e realtà

Lucio Spaziante - Università di Bologna

Abstract


Tramite uno sguardo sociosemiotico l’articolo descrive la strategia estetica e comunicativa dei Daft Punk, il loro processo di assemblaggio identitario progressivo, e la loro estetica ex-post. Una musica elettronica innovativa ma materialmente costruita a partire da formule sonore del passato. La scelta dei Daft Punk di assumere un’identità segreta si collega al processo di modifica dello statuto di identificazione tra musica e autore, avvenuto nella dance elettronica negli anni Novanta. Adottando un’immagine legata al robot e all’ umanoide, essi si sono collegati a casi pre-esistenti nella cultura pop. Da una estetica ludico-adolescenziale essi sono evoluti verso una forma di realismo vintage. Dotati di abile capacità comunicativa e mediale, i Daft Punk hanno da sempre adoperato una identità para-finzionale, connessa a un immaginario pop ibrido, il che ha fornito loro una grande duttilità intermediale.

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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/1826-9001.13.1711

Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia n. 552 del 14 luglio 2000 – ISSN elettronico 1826-9001 | Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Musicologia | Pavia University Press

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