Prevalenza e patogenesi dell’anemia nella malattia infiammatoria intestinale
Abstract
L’anemia è una frequente complicanza della malattia infiammatoria intestinale (IBD), ma la sua epidemiologia sta cambiando per la maggiore precocità delle diagnosi e la maggiore efficacia delle terapie. Abbiamo studiato la prevalenza e la patogenesi dell’anemia in 263 pazienti ambulatoriali con malattia infiammatoria intestinale (165 con malattia di Crohn, 98 con colite ulcerosa). Prevalenza e patogenesi dell’anemia sono state valutate in rapporto al tempo dalla diagnosi, all’attività di malattia, alla presenza di infiammazione e allo stato del ferro della vitamina B12 e dell’acido folico. In totale, 104 dei 263 pazienti con malattia infiammatoria intestinale sono risultati anemici. Età, sesso e trattamento con azatioprina non influenzano la prevalenza dell’anemia. Questa è risultata più elevata alla diagnosi (quando è presente nel 65% dei pazienti), si riduce durante i primi 4 anni dalla diagnosi, dopo di che rimane invariata. Il grado di attività della malattia si correla a gravità e prevalenza di anemia. Alla diagnosi la maggior parte dei pazienti anemici è affetta da anemia da malattia cronica; durante il follow-up hanno un ruolo maggiore la carenza di ferro e le anemie a patogenesi multifattoriale.
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PDFDOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.123.725
ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press – Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"
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