Patologia autoimmune: outcome gravidico e neonatale

Giulia Ruffinazzi - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Roberta Maragliano - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Alessandra Rossi Ricci - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Amelia Licari - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Nunzia Decembrino - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Veroniquè Ramoni - Clinica Reumatologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Fausta Beneventi - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Carlomaurizio Montecucco - Clinica Reumatologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Arsenio Spinillo - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Mauro Stronati - Clinica di Neonatologia, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


La gravidanza di una donna con patologia autoimmune deve essere considerata a rischio a causa del processo infiammatorio, per il possibile passaggio transplacentare degli autoanticorpi materni al feto e per le possibili conseguenze della terapia effettuata durante la gravidanza.
Scopo dello studio è stato quello di valutare l’influenza della patologia autoimmune o della positività autoanti-corpale materna sugli esiti della gravidanza e sull’outcome neonatale. Sono stati raccolti i dati relativi a 60 neo-nati nati da 55 donne affette da patologia autoimmune o risultate positive ad autoanticorpi negli screening effettuati durante la gravidanza. Dai risultati è emersa una maggiore incidenza di abortività (24.3% vs 10-15%), di parti pretermine (21% vs 5-9%) e di basso peso alla nascita (<2500 g) (23.3% vs 5-10%) nelle donne con patologia autoimmune rispetto alla popolazione generale. Non è stata invece riscontrata differenza significativa relativa al numero di IUGR (6.7% vs 3-7%). Nel 45% delle gravide si sono manifestate complicanze ostetriche. Dalla valutazione dei titoli anticorpali nei neonati è emersa una positività nel 67.3% dei nati da madre ANA positiva; 16/16 (100%) dei nati da madre anti-SSA/Ro positiva sono risultati positivi, così come l’unico caso di positività agli ENA Scl-70 è stata trasmessa; 4/5 (80%) dei nati da madre anti-SSB/La positiva sono risultati positivi. Nella nostra casistica gli anticorpi anti-SSA/Ro erano presenti, alla nascita, in 16 neonati, ma nessun neonato ha sviluppato blocco cardiaco atrio-ventricolare, in accordo con la bassa frequenza riscontrata anche negli studi più recenti. Non sono stati documentati casi di alterazioni elettrocardiografiche di significato patologico: alterazioni aspecifiche della ripolarizzazione (22.91%), prevalenza destra (33.3%), QTc lievemente allungato (4.17%). Le indagini ecografiche hanno permesso di documentare 2 casi di difetto interventricolare a livello cardiaco, e a livello cerebrale 3 casi di emorragia intraventricolare con esito di leucomalacia multicistica, 2 casi di leucodistrofia della sostanza bianca con agenesia del corpo calloso. Nel 12.3% dei casi è stata riscontrata anemia di grado lieve e nel 5.4% piastrinopenia. Nella nostra casistica non sono stati rilevati casi di colestasi. In conclusione, per l’aumentato rischio di complicanze ostetriche e per i possibili effetti negativi sul neonato, è necessario un attento monitoraggio delle gravidanze di donne affette da patologia autoimmune e un approfondito follow-up dei neonati.
 

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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.123.719



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
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Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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