Livelli plasmatici di apelina in pazienti con fibrillazione atriale

Marialisa Bondesan - U.O. di Cardiologia, Ospedale Universitario Istituto di Cura Città di Pavia, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Angela D'Angelo - Centro Interdipartimentale di Medicina Molecolare (CIRMC), Università degli Studi di Pavia, Pavia, Sara Bozzini - Centro Interdipartimentale di Medicina Molecolare (CIRMC), Università degli Studi di Pavia, Pavia, Rossana Totaro - U.O. di Cardiologia, Ospedale Universitario Istituto di Cura Città di Pavia, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Rossana Falcone - Centro Interdipartimentale di Medicina Molecolare (CIRMC), Università degli Studi di Pavia, Pavia, Roberto Rodorf - Clinica Cardiologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Maurizio Eugenio Landolina - Clinica Cardiologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Maria Paola Buzzi - U.O. di Cardiologia, Ospedale Universitario Istituto di Cura Città di Pavia, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Colomba Falcone - U.O. di Cardiologia, Ospedale Universitario Istituto di Cura Città di Pavia, Università degli Studi di Pavia, Pavia

Abstract


Bassi livelli del peptide regolatorio apelina sono stati riportati in pazienti con fibrillazione atriale. Tuttavia, il possibile ruolo prognostico delle concentrazioni di apelina nei pazienti con fibrillazione atriale persistente non è stato studiato ancora. In questo studio, abbiamo cercato di determinare se i livelli plasmatici di apelina, dosati prima della cardioversione elettrica esterna, possano predire recidive di aritmia in pazienti trattati con farmaci antiaritmici. I livelli plasmatici di apelina, BNP e proteina C-reattiva sono stati misurati in 93 pazienti con fibrillazione atriale persistente prima di cardioversione elettrica esterna. Per identificare i predittori indipendenti di recidiva di aritmia è stata utilizzata l’analisi multivariata e la sopravvivenza libera da malattia è stata tracciata con il metodo Kaplan-Meier. Bassi livelli di apelina predicono indipendentemente la recidiva di aritmia in pazienti con fibrillazione atriale trattati con farmaci antiaritmici. Inoltre, pazienti con bassi livelli di apelina ed elevati livelli di BNP avevano una prognosi peggiore rispetto a quelli con livelli bassi di apelina o elevati di BNP singolarmente. In conclusione, la presenza di bassi livelli plasmatici di apelina prima di cardioversione elettrica esterna sono un fattore prognostico indipendente per la recidiva di aritmia nei pazienti con fibrillazione atriale trattati con farmaci antiaritmici. Sono necessari ulteriori studi per chiarire il ruolo potenziale dell’apelina come biomarker prognostico di risposta alla terapia antiaritmica nei pazienti con fibrillazione atriale.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.125.1128



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
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Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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