La cheratoplastica nella gestione della perforazione corneale periferica

Roberto Ceccuzzi - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Gabriella Ricciardelli - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Marco Raneri - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Giovanni Furiosi - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Antonino Scalisi - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


Il caso clinico, da noi riportato, è relativo ad una paziente di sesso femminile anziana di 74 anni di età affetta da perforazione corneale periferica spontanea associata a contestuale prolasso irideo. Essa è stata trattata con terapia chirurgica rappresentata dalla cheratoplastica lamellare/perforante. Il trapianto di lembo donatore a tutto spessore in un letto ricevente lamellare/perforante può rimanere, come nel nostro caso, trasparente anche nella porzione sclerale. La sutura a punti staccati minimizza l’effetto astigmatogeno, pur ovviamente presente, purché essi vengano apposti opportunamente rispetto all’asse visivo.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.125.1107



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press
Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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