Depressione Maggiore e patologia organica in Medicina Generale: utilizzo dei Servizi Sanitari

Maria Anna Pinto - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Valentina Martinelli - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Annarosa Bombi - Istituto di Psichiatria Ottonello, Università di Bologna, Bologna, Marco Menchetti - Istituto di Psichiatria Ottonello, Università di Bologna, Bologna, Lidia Petrone - Istituto di Psichiatria Ottonello, Università di Bologna, Bologna, Pierluigi Politi - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia

Abstract


Introduzione. Recenti studi condotti in Medicina Generale hanno dimostrato come più del 50% dei pazienti presenti sintomi somatici non sempre riconducibili a causa organica, ed associati alla severità del quadro depressivo. Lo scopo di questo studio è valutare la comorbidità tra Depressione Maggiore e patologia organica in un campione di pazienti reclutati nel contesto della Medicina Generale, e quanto tale associazione possa condizionare l’utilizzo dei servizi sanitari.
Metodi. Studio caso controllo relativo a 76 pazienti reclutati nell’ambito di un trial randomizzato sul trat-tamento della depressione in Medicina Generale (MG). Sono stati raccolti dati sociodemografici, anam-nesi patologica e psichiatrica e l’uso dei servizi sanitari (visite dal medico di base, visite specialistiche ed indagini diagnostiche) nei 6 mesi antecedenti la valutazione.
Risultati. I pazienti depressi presentavano una frequenza di malattia fisica del 35.5%, contro il 19.2% dei non depressi (p<0.05). Le patologie gastroenteriche ed epatiche sono risultate essere le più rappresentate. Tra queste, nei depressi esiste una frequenza quasi doppia, rispetto ai non depressi, di patologie funzionali.
Discussione. I sintomi somatici, non sempre riconducibili ad una base organica, sono associati a maggiore seve-rità della depressione, peggioramento della qualità di vita, e aumento dell’utilizzo dei servizi sanitari. Poiché in tali disturbi la componente psichica e quella organica si possono variamente sovrapporre ed influenzare, spesso un trattamento psicofarmacologico può contribuire a ridurre anche la sintomatologia somatica, alla luce dell’azione di alcune molecole (specialmente antidepressivi SSRI) a livello gastrointestinale.

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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.123.569



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
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Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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