Correlazioni tra reperto anatomo-patologico placentare e variabili cliniche ed ecografiche in gravidanze complicate da IUGR

Manuela Formica - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Alessia Arossa - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Silvia Bariselli - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Maryam Nazifi - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Annalisa Rizzo - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Laura Montanari - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


La restrizione di crescita intrauterina (IUGR) rappresenta una riduzione del fisiologico tasso di crescita ed è una delle principali cause di mortalità e morbilità perinatale. La restrizione di crescita fetale è associata ad una riduzione dell’apporto nutrizionale placentare e ciò può risultare da un ridotto flusso ematico utero-placentare così come da una ridotta capacità di trasporto della placenta stessa.
In questo lavoro abbiamo preso in considerazione 74 gravidanze singole complicate da IUGR per le quali abbiamo analizzato le correlazioni tra patologia materna, quadro ecografico fetale, quadro clinico neonatale e quadri anatomo-patologici placentari, al fine di sottolineare la ricaduta clinica che alcune lesioni placentari hanno sul feto nelle gravidanze complicate da IUGR.
I risultati ottenuti mostrano che tutte le variabili considerate sono correlate in modo significativo alla presenza di segni istologici di impianto placentare superficiale; inoltre nell’87.7% del campione analizzato si riscontra un quadro istologico di ipermaturità dei villi coriali, fortemente correlato alla presenza di preeclampsia materna (p 0.01) e di alterazioni della flussimetria fetale (p 0.05). Questi dati suggeriscono la presenza di un meccanismo di compenso placentare che si attua precedentemente o in concomitanza al noto compenso circolatorio fetale.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.124.964



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
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Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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