Un quadro di dispnea di difficile interpretazione: il caso di Rania

Francesca Compagno - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Stella Boghen - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Federico Cattaneo - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Diana Caudullo - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Antonietta Marchi - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Gian Battista Parigi - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


La presentazione di questo caso clinico è volta a sottolineare come la chiave per la diagnosi di inalazione da corpo estraneo sia l’anamnesi. Una clinica caratterizzata da soffocamento e dispnea acuta con successivo accesso di tosse rappresentano il quadro più frequente. L’utilità dell’esame obiettivo e degli studi radiologici è bassa, ma può aumentare quando la presentazione è ritardata e la storia dell’evento è dubbia. Spesso infatti condizioni di questo tipo vengono confuse con infezioni del tratto respiratorio o asma, con un ulteriore ritardo diagnostico e terapeutico, e possibile insorgenza di complicanze a lungo termine. Data la nostra esperienza con il caso di R., possiamo affermare che la broncoscopia rappresenta l’esame gold standard, quando appunto non è possibile un’esclusione sicura di questo tipo di evento.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.124.887



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press
Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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