Schema di trattamento con Rituximab in un caso di leucemia linfatica cronica
Abstract
La leucemia linfatica cronica (LLC) è la più frequente forma di leucemia dell’adulto nel Mondo Occidentale, si manifesta con un’incidenza pari a circa 5 casi su 100000 abitanti/anno. È caratterizzata da una presentazione eterogenea e da un decorso estremamente variabile: il periodo di sopravvivenza dal momento della diagnosi può variare da alcuni mesi a decenni. Negli ultimi 10 anni sono stati introdotti numerosi nuovi schemi di trattamento che portano ad una remissione completa (CR) il 50% circa dei pazienti ed a lunghi periodi di sopravvivenza libera da progressione (PFS) in pazienti con risposta parziale (PR). Il trattamento deve essere personalizzato sulla base delle caratteristiche citogenetiche e cliniche del singolo paziente, spesso polipatologico e con scarsa tolleranza a farmaci chemioterapici con basso indice terapeutico. Nell’ultimo decennio l’utilizzo di Rituximab, anticorpo monoclonale chimerico anti CD20, si è dimostrato estremamente efficace nella terapia della LLC. Sebbene Rituximab sia considerato un farmaco relativamente ben tollerato, in letteratura sono riportati casi di grave sindrome da liberazione di citochine. Riportiamo il caso di una donna di 67 anni affetta da LLC in progressione patologica trattata con Rituximab che ha riportato sindrome da liberazione di citochine in corso di infusione.
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PDFDOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.123.732
ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press – Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"
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