Rilevanza di alcuni parametri metabolici nella stratificazione del rischio cardiovascolare nel paziente iperteso. Gamma-glutamiltransferasi: nuova visione di un vecchio enzima
Abstract
Valori sierici abnormemente elevati di gamma-glutamiltransferasi (GGT) rappresentano un comprovato indice di tossicità epatica da alcool o di steatosi epatica. Comunque ancora in ambito di normalità, GGT sono state riscontrate essere un marcatore indipendente di Sindrome Metabolica ed un predittore importante di patologie cardiovascolari.
Nel nostro studio sono stati arruolati 339 soggetti, 94 di sesso femminile e 245 di sesso maschile affetti da ipertensione arteriosa mai trattata in precedenza, non associata a diabete e non complicata da patologie cardiovascolari.
Ciascuno soggetto è stato sottoposto a rilevazione dei principali indici antropometrici, prelievo di sangue venoso, elettrocardiogramma, EcoColorDoppler cardiaco, monitoraggio ambulatorio della pressione arteriosa. Veniva inoltre calcolato per ciascun soggetto lo score di rischio cardiovascolare utilizzando lo score di Framingham.
Si è confermata la correlazione fra livelli plasmatici di GGT ed i principali parametri caratterizzanti la Sindrome Metabolica. Inoltre si è rilevata una relazione fra livelli di GGT e presenza di indicatori di danno d’organo subclinico quali la ipertrofia ventricolare sinistra, suggerendo che un incremento nella concentrazione plasmatica di GGT anche in range di normalità secondo gli intervalli di riferimento del Laboratorio, può costituire un precoce e sensibile marcatore di rischio cardiovascolare.
Nel nostro studio sono stati arruolati 339 soggetti, 94 di sesso femminile e 245 di sesso maschile affetti da ipertensione arteriosa mai trattata in precedenza, non associata a diabete e non complicata da patologie cardiovascolari.
Ciascuno soggetto è stato sottoposto a rilevazione dei principali indici antropometrici, prelievo di sangue venoso, elettrocardiogramma, EcoColorDoppler cardiaco, monitoraggio ambulatorio della pressione arteriosa. Veniva inoltre calcolato per ciascun soggetto lo score di rischio cardiovascolare utilizzando lo score di Framingham.
Si è confermata la correlazione fra livelli plasmatici di GGT ed i principali parametri caratterizzanti la Sindrome Metabolica. Inoltre si è rilevata una relazione fra livelli di GGT e presenza di indicatori di danno d’organo subclinico quali la ipertrofia ventricolare sinistra, suggerendo che un incremento nella concentrazione plasmatica di GGT anche in range di normalità secondo gli intervalli di riferimento del Laboratorio, può costituire un precoce e sensibile marcatore di rischio cardiovascolare.
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PDFDOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.123.718
ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press – Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"
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