Il contributo dei pazienti come ricercatori: uno studio cross-over su qualità della vita e soddisfazione

Mara Barcella - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Marco Cappucciati - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Roberta Magnani - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Matteo Rocchetti - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Luca Vecchia - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Pierluigi Politi - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia

Abstract


Scopo: Alcune evidenze presenti in letteratura suggeriscono come i pazienti tendano a fornire risposte più nega-tive quanto interrogati da un pari riguardo alla soddisfazione circa i servizi forniti. In questo studio cross-over abbiamo coinvolto tre utenti dei servizi psichiatrici di Pavia per raccogliere dati riguardanti la qualità della vita e la soddisfazione rispetto ai servizi offerti. Le interviste condotte dai pazienti-ricercatori e dai clinici sono state analizzate per valutare eventuali differenze nelle risposte fornite.
Metodi: Novantadue pazienti afferenti ai principali servizi psichiatrici di Pavia sono stati invitati a partecipare allo studio tra Gennaio e Maggio 2010. Tutti I pazienti sono stati intervistati due volte (una volta da un paziente-ricercatore e una volta da un clinico, in ordine randomizzato). Il tempo intercorso tra le due interviste è stato circa di 10 giorni (tra 7 e 14 giorni). Abbiamo valutato l'effetto periodo (ovvero quello riconducibile all'esistenza di un gap temporale tra le due interviste), l'effetto sequenza (riconducibile alla sequenza con cui si sono succedu-ti i due intervistatori) e l'efetto trattamento (ovvero l'influenza del tipo di intervistatore). È stato usato il World Health Organization Quality of Life assessment BREF (WHOQOL BREF) per valutare la qualità della vita. È stata anche valutata parallelamente la soddisfazione globale rispetto ai servizi offerti, le informa-zioni fornite riguardo alla terapia assunta e il supporto lavorativo.
Risultati: Abbiamo trovato una differenza statisticamente significativa, riconducibile all'effetto tratta-mento, negli score globali del WHOQOL BREF. Malgrado vi sia una lieve differenza anche nei risultati ottenuti per gli altri score, questa non ha raggiunto la significatività statistica.
Conclusioni: I nostri risultati indicano che i pazienti, quando intervistati da un pari, tendono a valutare in manie-ra più negativa la loro QoL. Questi dati potrebbero essere parzialmente spiegati ipotizzando che un paziente si possa sentire più a suo agio quando intervistato da un altro utente che non durante un'intervista condotta da un clinico.

 


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.123.674



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press
Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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