La sindrome da iperstimolazione ovarica nella procreazione medicalmente assistita: nuove strategie di prevenzione a confronto

Cristina Vetrano - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Manuela Piccinino - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Alessandro Verza - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Mariangela Rampino - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Monica Prina - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Luca Cafaro - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Antonella Martino - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Roberta Rossini - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


La Sindrome da Iperstimolazione Ovarica (OHSS) è una complicanza potenzialmente mortale della stimolazione ovarica effettuata per il trattamento dell’infertilità. Nel nostro studio abbiamo voluto confrontare l’utilizzo della Cabergolina 0.5 mgXcpr e degli Antagonisti del GnRH 0.25 mgXfl sc da soli o combinati nella prevenzione del-la Sindrome. Abbiamo valutato l’impatto che questi farmaci hanno avuto sul numero dei casi di iperstimolazione verificatisi nei tre gruppi analizzati, sul pregnancy rate, sulla riduzione dei valori di estrogeni ed ematocrito. In particolare questi ultimi due valori sono stati analizzati a 24 ore dalla somministrazione dell’hCG, il giorno del pick up ovocitario e il giorno del transfer embrionario. Dai dati ottenuti la terapia combinata è risultata più effi-cace rispetto alle terapie isolate per la prevenzione dell’OHSS pur preservando il pregnancy rate. La terapia combinata inoltre si è rivelata più efficace nella riduzione dei livelli di estrogeni e di ematocrito rispetto alla te-rapia isolata con Antagonisti del GnRH e Cabergolina.

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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.123.583



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
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Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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