Difficoltà di gestione terapeutica nel paziente affetto da psoriasi e HBV positivo: nostra esperienza

Marco Iacomucci - Clinica Dermatologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Giambattista Manna - Clinica Dermatologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Erica Moggio - Clinica Dermatologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Vincenzo Grasso - Clinica Dermatologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Luisa Fornara - Clinica Dermatologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Raffaello Cananzi - Clinica Dermatologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Laura Sangiovanni - Clinica di Malattie Infettive e Tropicali, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Giorgio Barbarini - Clinica di Malattie Infettive e Tropicali, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Valeria Brazzelli - Clinica Dermatologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


La psoriasi è una malattia cutanea cronica, a origine genetica e patogenesi multifattoriale; dal punto di vista terapeutico può essere trattata con terapie topiche, terapie sistemiche, fototerapia e fotochemioterapia, retinoidi, terapie con farmaci immunosoppressori come Ciclosporina e Methotrexate e terapie con farmaci biologici. Nel caso in cui il soggetto affetto da psoriasi risulti positivo ai markers d’infezione di HBV, le opzioni terapeutiche a disposizione del medico saranno da valutare attentamente. Di recente pubblicazione (2005) e utilizzo graduale nella pratica clinica, le linee guida dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato (Prophylaxis and therapy of hepatitis B in immuno-compromised patients AISF.org) hanno in qualche modo tentato di uniformare e standardizzare i protocolli terapeutici per pazienti che eseguono terapie immunosoppressive ma non presentano un capitolo dedicato al malato dermatologico. Sono stati considerati i protocolli terapeutici eseguiti su 35 pazienti affetti da Psoriasi e positivi ai markers di HBV. E’ stata valutata inoltre la gravità della malattia cutanea con metodo PASI correlata al tipo di protocollo terapeutico effettuato. Si evince che la positività all’infezione da HBV condiziona inevitabilmente la scelta terapeutica per la cura della malattia cutanea, orientandola verso soprattutto terapie locali all’inizio e solo in un secondo tempo, sistemiche. La scarsa risposta terapeutica e la gravità della psoriasi hanno infatti obbligato in alcuni casi a scegliere i farmaci immunosoppressori e/o biologici e quindi a considerare una prevenzione con antivirale. Data l’assenza in letteratura di indicazioni peculiari per l’approccio terapeutico a questi pazienti, si propongono le “Linee Guida nell’approccio al paziente affetto da psoriasi e HBV-positivo” e cioè:
1) Valutazione del profilo sierologico antigenico e anticorpale e dei livelli sierici di HBV-DNA prima di scegliere la terapia.
2) Utilizzo di immunosoppressori come Ciclosporina, Methotrexate e farmaci biologici sempre accompagnato al contemporaneo trattamento profilattico con farmaci antivirali idonei secondo le linee guida forniteci dall’AISF.
3) Monitoraggio periodico dei pazienti in corso di terapia non solo dal punto di vista dermatologico ma anche dal punto di vista infettivologico.

Full Text

PDF


DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.122.503



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press
Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

Privacy e cookies