Perimetria automatizzata e polarimetria laser nella valutazione delle fibre ottiche nell’adenoma ipofisario

Giovanni Milano - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Marco Bordin - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, C. Maceri - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Sara Lanteri - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Marta Raimondi - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Mauro Colombo - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Laura Bossolesi - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, A. Briola - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Gemma Caterina Maria Rossi - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


SCOPO: evidenziare l’interessamento delle fibre nervose in pazienti affetti da adenoma ipofisario e sottoposti a intervento chirurgico transfenoidale. METODI: 26 pazienti affetti da adenoma ipofisario sono stati selezionati e sottoposti a visita oculistica completa prima (visita basale) e dopo chirurgia. La valutazione postchirurgica era prevista a 1, 3, 6 e 12 mesi. Gli adenomi sono stati classificati in base alla classificazione di Hardy. È stata eseguita una perimetria cinetica (HFA-II, stimolazione 1/4 ) come test di screening e in caso di risultati patologici è stata effettuata una perimetria statica 24-2 o 30-2 per meglio determinare il difetto del campo visivo (CV). Lo strato di fibre nervose retiniche (RNFL) è stato valutato con GDx-VCC.
RISULTATI: 3 adenomi sono stati classificati come micro e 23 come macro: le dimensioni e l’estensione extrasellare erano molto eterogenee. Alla visita basale, nessun paziente affetto da microadenoma presentava danni al CV o allo RNFL: questi dati erano confermati nelle visite a 1, 3 e 6 mesi. Tra i macroadenomi, al basale, 16 soggetti presentavano un CV normale mentre 22 avevano un GDx normale; 6 presentavano un’emianopsia bitemporale al CV, uno di essi aveva un’alterazione del GDx bilaterale e 2 un’alterazione monolaterale; un difetto monolaterale del CV è stato rilevato in 3 pazienti, tra cui 2 avevano un’alterazione al GDx. Dopo sei mesi, 5 pazienti su 6 con un difetto bilaterale al CV hanno eseguito un esame del CV normale, 2 e 1 di essi presentavano un’alterazione al GDx, bilaterale e monolaterale rispettivamente.
CONCLUSIONI: l’interessamento delle fibre nervose può essere evidenziato solo per macroadenomi con estensione extrasellare classificata come 2/C ma non può essere determinata una stretta correlazione tra difetto clinico e caratteristiche anatomiche. I nostri dati suggeriscono che il oinvolgimento delle fibre nervose sia principalmente dovuto a ompressione: la compressione non causa immediatamente una perdita di fibre nervose come dimostrato dal completo recupero postoperatorio del CV. Il GDx è in grato di evidenziare perdite di fibre persistenti in pazienti con malattia ricorrente e comunque compressione protratta delle fibre.

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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.122.413



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press
Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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