La relazione tra attenzione e abilità di lettura: studio comparativo in soggetti con Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività e Dislessia in un campione di lingua italiana

Daniela Candeloro - Dipartimento di Scienze Neurologiche, Sezione di Neuropsichiatria Infantile, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Casimiro Mondino, Pavia, C. Termine - Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, Unità di Neuropsichiatria Infantile, Università degli Studi dell’Insubria, Varese, Maria Zaccagnino - Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, Unità di Neuropsichiatria Infantile, Università degli Studi dell’Insubria, Varese, A. Binda - Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, Unità di Neuropsichiatria Infantile, Università degli Studi dell’Insubria, Varese, Italia, Giorgio Rossi - Dipartimento di Scienze Neurologiche, Sezione di Neuropsichiatria Infantile, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Casimiro Mondino, Pavia, Umberto Balottin - Dipartimento di Scienze Neurologiche, Sezione di Neuropsichiatria Infantile, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Casimiro Mondino, Pavia

Abstract


Il Disturbo da deficit di attenzione-iperattività (ADHD) e la Dislessia sono spesso associati. L’obiettivo del presente studio è confrontare il profilo neuropsicologico di soggetti che presentano ADHD con Dislessia rispetto alla presenza dei due disturbi isolati, su un campione di lingua italiana. Il campione totale (N=39) è stato suddiviso in tre gruppi clinici: ADHD con Dislessia (n=10), ADHD (n=11), Dislessia (n=18) ed è stato reclutato un gruppo di controllo (n=20). Il gruppo ADHD ha presentato maggiori difficoltà rispetto al gruppo Dislessia nelle abilità di performance e nell’accuratezza delle capacità attentive. Per quanto riguarda le prove di lettura, sono emerse delle differenze rispetto al parametro rapidità, dove il gruppo Dislessia è risultato più lento del gruppo ADHD, ma più veloce del gruppo comorbido. Non sono emerse differenze tra i gruppi clinici nell’accuratezza della lettura. I risultati nelle Conners’ hanno rilevato una maggiore presenza di problemi di iperattività nel gruppo ADHD rispetto al gruppo comorbido nelle Conners’ Insegnanti, mentre il gruppo Dislessia ha ottenuto un punteggio superiore ai controlli in numerose sottoscale sia delle Conners’ Genitori che Insegnanti. In accordo con studi precedenti, viene confermata l’importanza di caratterizzare il profilo neuropsicologico di ciascuna condizione per chiarire la relazione tra ADHD e Dislessia. Sul piano clinico si sottolinea la necessità di un approccio diagnostico funzionale nella valutazione dell’ADHD e della Dislessia per non escludere la comorbidità.

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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.122.403



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
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Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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