Il significato prognostico dei BPSD all’esordio di deficit cognitivi: trattamento ed esiti
Abstract
Per indagare l’impatto del trattamento con antipsicotici atipici sulla sfera cognitiva e sulle autonomie funzionali in pazienti ambulatoriali con esordio di deficit cognitivi, è stato condotto uno studio osservazionale longitudinale su 35 pazienti afferenti, tra il gennaio 2012 e dicembre 2012, all’ambulatorio U.V.A. dell’I.D.R. Santa Margherita di Pavia, per inquadramento diagnostico e terapeutico di deficit cognitivi di recente insorgenza. Variabili di efficacia: le differenze tra il punteggio al MMSE e quelle nel punteggio degli indici funzionali ADL e IADL. La comparazione tra i due gruppi è stata effettuata mediante l’analisi della varianza condotta con misure ripetute (ANOVA). L’impatto dei farmaci antipsicotici sulla sfera cognitiva sembra dunque di scarso rilievo, e questo è un risultato conforme alla maggioranza dei dati disponibili in letteratura. Sul piano funzionale, al contrario, i due gruppi presentano un’evoluzione simile, con una tendenza al peggioramento delle abilità strumentali della vita quotidiana. Anche in questo caso l’entità del declino appare comunque significativamente inferiore nei pazienti senza sintomi neuropsichiatrici.
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PDFDOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.126.1605
ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press – Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"
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