Neurosifilide e disturbi psichici: studio di un caso

Cristina Grazia Catania - Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Benedetta Vanini - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Francesca Podavini - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Andrea De Micheli - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Cristiano Nichini - Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, Azienda Ospedaliera di Pavia, Pavia

Abstract


La sifilide, conosciuta anche come lue, è una malattia infettiva a prevalente trasmissione sessuale. È causata da un batterio, il Treponema Pallidum, dell’ordine delle spirochete. Si può presentare in una delle quattro diverse fasi: primaria, secondaria, latente e terziaria o anche come malattia congenita. Senza trattamento, un terzo delle persone infette sviluppa la neurosifilide tardiva. Quest’ultima può manifestarsi con disturbi di personalità, deficit mnesici, confusione, deliri, allucinazioni, disforia, acatisia, disturbi del sonno e demenza. È opportuno, quindi, che la neurolue venga posta in diagnosi differenziale con altre patologie neurologiche e psichiatriche. Una precoce ed accurata diagnosi di questi pazienti mediante test di screening è condizione fondamentale per un intervento efficace e per il miglioramento della prognosi. A tutt’oggi, mancano specifiche linee guida di trattamento.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.126.1595



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press
Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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