Caso clinico: cuore d’atleta o cardiopatia?
Abstract
Le cardiomiopatie rappresentano un gruppo eterogeneo di malattie, con una significativa mortalità, che spesso portano a insufficienza cardiaca progressiva. Le cardiomiopatie possono essere primarie (quali la cardiomiopatia ipertrofica o cardiomiopatie infiltrative) o secondarie (in esempio: ipertensione arteriosa o sindrome del cuore d’atleta). Il cuore d’atleta è una condizione in cui un sistematico allenamento determina un adattamento fisiologico del cuore, generalmente rappresentato da un aumento benigno della massa cardiaca con specifiche alterazioni morfologiche. Esistono due tipi di esercizio: l’allenamento di resistenza richiede ossigeno per le prestazioni e determina riduzione delle resistenze arteriose sistemiche e aumento della portata cardiaca; l’allenamento di potenza è prevalentemente anaerobico, cioè il corpo non richiede ossigeno per la prestazione e questo tipo di allenamento aumenta le resistenze periferiche. Sia l’allenamento di resistenza che l’allenamento di potenza comportano alterazioni del ventricolo sinistro: studi scientifici dimostrano che quando gli atleti interrompono gli allenamenti, il cuore ritorna normale. Noi descriviamo un caso di uomo nero di 31 anni con ipertrofia ventricolare sinistra.
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PDFDOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.126.1564
ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press – Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"
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