Un caso di ileo biliare
Abstract
L’ileo biliare rappresenta un rara complicanza della calcolosi biliare causata dall’incuneamento di uno o più calcoli nel lume del tubo gastroenterico; presupposto fisiopatologico risulta essere la presenza di una fistola bilio-digestiva. Clinicamente si manifesta con chiusura di alvo a feci e gas, dolore addominale, nausea, vomito e distensione addominale, solitamente preceduti da sintomatologia colecistitica. Per la diagnosi fondamentali sono le indagini strumentali in particolare Rx diretto dell’addome, ecografia e TC (quest’ultima riconosciuta come gold standard). La diagnosi precoce rappresenta un punto cruciale per il miglioramento della prognosi del paziente, essendo tale condizione patologica ancora gravata da un elevato tasso di morbilità e mortalità. Il trattamento è chirurgico; attualmente la maggior parte degli autori predilige un approccio in due tempi nel quale in acuto si rimuove esclusivamente la formazione litiasica ostruente. Il caso di seguito descritto mostra come la diagnosi di ileo biliare possa essere indaginosa e complessa, rendendo necessario l’integrazione di più esami strumentali per giungere alla diagnosi il più precoce possibile.
Full Text
PDFDOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.126.1563
ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press – Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"
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