Uno strano caso di febbre persistente

Lorenzo Andrea Bassi - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Tiziana Boggini - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Luca Bosa - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Federico Cattaneo - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Valentina Domenech - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Thomas Foiadelli - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Chiara Gagliardone - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Roberta Maragliano - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Amelia Mascolo - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Giovanni Raimondo Pieri - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Giulia Rossetti - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Antonietta Marchi - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


La febbre di origine sconosciuta (FUO) è stata descritta per la prima volta nel 1961 come una febbre documentata e persistente da almeno 2 settimane associata alla negatività di un esame obiettivo accurato e dei principali accertamenti diagnostici. È una condizione di difficile diagnosi per il pediatra e spesso tale quadro clinico richiede lunghi periodi prima di essere definita. Le principali cause di FUO possono essere suddivise in quattro gruppi principali: infettive, infiammatorie, neoplastiche o altre cause. Il caso clinico descritto è quello di un ragazzo di 15 anni giunto alla nostra attenzione per febbre persistente da oltre 8 mesi e se da un lato ci consente di focalizzare l’attenzione su quanto complessa sia la gestione e la diagnosi delle febbri di origine sconosciuta, soprattutto in presenza di sintomi estremamente aspecifici quali quelli riferiti dal paziente in esame, dall’altro ci permette di sottolineare come risultino fondamentali, nella valutazione di questi pazienti, un’accurata anamnesi, un attento esame obiettivo e degli esami che siano il più possibile mirati sulla base del sospetto diagnostico. Questo ci ha permesso, nonostante la quasi totale assenza di sintomatologia gastroenterica nel nostro paziente, di porre diagnosi di Morbo di Crohn, una condizione clinica molto eterogenea con presentazione che, in alcuni casi, può essere molto sfumata e non presentare all’esordio la classica triade sintomatologica (dolore addominale, diarrea spesso muco-ematica e calo ponderale).

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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.125.1460



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press
Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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