La tracheotomia: tecniche, indicazioni e mantenimento a lungo termine

Piero Ceriana - U.O. di Pneumologia Riabilitativa, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Salvatore Maugeri, Pavia, Roberto Formica - Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Bari

Abstract


La disponibilità di tecniche percutanee ha reso la tracheotomia una tecnica facile da eseguire e sicura. In caso di ventilazione meccanica prolungata dopo un episodio di insufficienza respiratoria, la tracheotomia può essere effettuata al letto del paziente, senza portarlo in sala operatoria. Rispetto all’ intubazione translaringea, la tracheotomia ha il vantaggio di ridurre il rischio di danni laringei, riduce la necessità di sedazione, facilita il processo di svezzamento dalla ventilazione meccanica e la dimissione del paziente dalla terapia intensiva. In caso di mantenimento a lungo termine, il gruppo di cura deve tenere conto delle variazioni fisiologiche indotte da una tracheotomia e deve scegliere il giusto tipo di cannula in base alle necessità del paziente, per l’alimentazione, la vocalizzazione, le aspirazioni, la ventilazione artificiale e altro. Alla piena guarigione dalla causa di fondo che ha richiesto l’esecuzione della tracheotomia, il paziente può essere tranquillamente decannulato, a condizione che tutti i criteri richiesti siano soddisfatti.


Full Text

PDF


DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.125.1165



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press
Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

Privacy e cookies