Valutazione seriata dei voltaggi elettrocardiografici in pazienti che sviluppano amiloidosi cardiaca: esperienza diretta in 4 casi

Francesco Salinaro - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Roberta Mussinelli - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Michele Boldrini - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Alessio Alogna - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Ambra Raimondi - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Giovanni Palladini - Centro per lo Studio e la Cura delle Amiloidosi Sistemiche, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Francesco Musca - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Giampaolo Merlini - Centro per lo Studio e la Cura delle Amiloidosi Sistemiche, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Stefano Perlini - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


Nei pazienti affetti da amiloidosi AL l’interessamento cardiaco influenza negativamente la prognosi limitando anche le possibili scelte terapeutiche. Un riconoscimento precoce della malattia ed un inizio immediato della terapia sono pertanto di estrema importanza. I pazienti affetti da amiloidosi AL cardiaca presentano spesso alterazioni elettrocardiografiche caratteristiche quali i bassi voltaggi nelle derivazioni periferiche e la pseudonecrosi. Questo lavoro riporta le graduali modificazioni elettrocardiografiche osservate in 4 pazienti analizzando retrospettivamente i tracciati prima della diagnosi di amiloidosi cardiaca AL. Complessivamente abbiamo potuto osservare la comparsa nel tempo di pseudonecrosi, di bassi voltaggi periferici e una riduzione dell’ampiezza periferica e precordiale del QRS, fino al raggiungimento del quadro elettrocardiografico caratteristico di amiloidosi cardiaca. Pur non presentando una specificità diagnostica paragonabile a quella dei marcatori cardiaci o dell’ecocardiografia, un esame non invasivo, di semplice esecuzione e lettura oltre che economico come l’ECG potrebbe accelerare il processo diagnostico, soprattutto quando si valutano in modo critico tracciati seriati, o si confrontano ECG precedenti di cui spesso i paziente dispongono.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.125.1157



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press
Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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