Il Basophil Activation Test nelle allergie alimentari in età pediatrica

Giovanni Raimondo Pieri - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Silvia Caimmi - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Amelia Mascolo - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Elena Chiodi - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Antonietta Marchi - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Gian Luigi Marseglia - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Mara De Amici - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Vania Giunta - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


Il Test di Provocazione Orale (TPO) è attualmente considerato il gold standard per la diagnosi di allergia alimentare in età pediatrica; purtroppo questo test è però costoso, impegnativo in termini di tempo e talvolta pericoloso, da qui la necessità di un test più rapido, sicuro ed economico. Il Basophil Activation Test è un recente strumento che non è ancora stato esaminato nella diagnosi delle allergie alimentari, nonostante alcuni studi abbiano mostrato risultati interessanti. Il nostro scopo è stato valutare se il BAT possa o meno essere utile nel decidere se effettuare o meno un TPO per valutare la persistenza di una allergia alimentare. Abbiamo analizzato i dati di 55 bimbi che sono stati sottoposti a 59 TPO. Ognuno di questi era stato testato anche attraverso i Prick by Prick (PBP), il dosaggio delle IgE specifiche (sIgE) e il BAT nei mesi prima di essere sottoposto a TPO. I bimbi sono stati testati per l’uovo (43), il latte (12), la nocciola (2) e il kiwi (1). L’età media della popolazione in studio è stata 4.8 anni. Otto bimbi testati per l’uovo hanno reagito al TPO. Il BAT ha mostrato una sensibilità del 63%, una specificità del 96%, un’efficienza del 91%, un Valore Predittivo Positivo del 71% e un Valore Predittivo Negativo VPN del 94%., Crediamo infine di poter affermare che il BAT potrebbe essere un test utile nell’aiutare il clinico a decidere se effettuare o meno il TPO.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.125.1126



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press
Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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