Tecniche anestesiologiche in oftalmologia

Gabriella Ricciardelli - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Marco Raneri - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Giovanni Furiosi - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Roberto Ceccuzzi - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


L’anestesia generale è utilizzata in minor misura rispetto all’anestesia locale. Essa può essere realizzata secondo cinque tecniche principali. L’anestesia topica, la più utilizzata, prevede l’instillazione di alcune gocce sulla cornea o nel sacco congiuntivale. L’anestesia intra-camerulare prevede l’iniezione di alcuni millilitri all’interno della camera anteriore. L’anestesia retro-bulbare prevede l’introduzione di un ago lungo circa 31 mm e l’iniezione di circa 3-5 ml di soluzione anestetica nello spazio intra-conico. L’anestesia peri-bulbare prevede l’introduzione di un ago lungo circa 25 mm e l’iniezione di circa 3-10 ml di soluzione anestetica nello spazio extra-conico. L’anestesia sub-tenoniana, realizzata in due tempi, prevede l’introduzione di una cannula all’interno dello spazio sub-tenoniano.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.125.1105



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press
Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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