Esiste una relazione tra l’ aderenza alla terapia e la progressione del glaucoma?

Massimo Vento - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Gian Maria Pasinetti - U.O. di Oculistica, Istituto Beato Palazzolo, Bergamo, Luigia Scudeller - Laboratorio di Epidemiologia e Statistica, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Gemma Caterina Maria Rossi - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


Scopo. Valutare la relazione tra la progressione dell’alterazione del campo visivo e il tasso di aderenza alla terapia registrato con Travatan Dosing Aid (TDA) nei pazienti glaucomatosi.
Materiali e metodi. Studio retrospettivo di 36 mesi. 35 pazienti con glaucoma primario ad angolo aperto in monoterapia con Travoprost o con l’associazione fissa Travoprost/timololo, sono stati sottoposti a visita oculistica ed esame del campo visivo (CV) dal 2007 al 2009. L’aderenza è stata registrata tramite il TDA. L’associazione tra progressione dell’alterazione del CV (dal 2007 fino alla fine del periodo di follow-up) e i vari parametri, tra cui il più importante è stato il tasso di aderenza a 12 mesi è stata valutata mediante il test Chi-quadrato o il test di Fisher o il test Mann-Whitney come appropriato.
Risultati. La media (+/-SD) del tasso di aderenza dopo un mese di follow-up è stata del 71.9+/-27.8% e dopo dodici mesi del 76.8+/-20.9%. Nei 25 pazienti (71.4%) con CV stabile la mediana dell’aderenza è stata del 85% (IQR 75-97%), nei 10 pazienti (28.6%) con CV peggiorato la mediana è stata del 21% (IQR 9-45%) (p<0.001). Nessuna associazione è stata trovata tra la progressione del CV e una qualsiasi delle altre variabili (età, sesso, istruzione, acuità visiva, pressione intraoculare basale e nel tempo, altre malattie oculari, tempo dalla diagnosi, tempo dal momento in cui la terapia in atto è stata iniziata, numero di terapie sistemiche concomitanti). I pazienti con almeno il 90% di aderenza non hanno avuto una progressione del danno, mentre il 43.5% di quelli con bassa aderenza sono peggiorati (p=0.01).
Conclusioni. I nostri dati suggeriscono che il tasso di aderenza alla terapia può giocare un ruolo nel danno glaucomatoso e/o nella sua progressione, l’obiettivo pressorio quindi deve essere stabilito anche in base ad essa. Per conservare la funzione visiva sono da attuare tutti i modi per migliorare l’aderenza del paziente alla terapia.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.125.1077



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
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Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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