La beta2-microglobulina come marcatore bioumorale di malattia aterosclerotica nelle dislipidemie familiari

Clara Sacco - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Letizia Veronese - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Ada Sacchi - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Michela Tonani - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Giulia Ferrari - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Anna Giulia Falchi - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Guido Perani - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


Recenti aneddotiche osservazioni hanno posto in relazione le concentrazioni sieriche di beta2-microglobulina (MG) con le malattie vascolari in alcuni gruppi di popolazione. Questo studio si è proposto di indagare i rapporti fra beta2-MG e la malattia aterosclerotica clinica e preclinica in un gruppo di pazienti con dislipidemia di natura genetica.
Sono stati arruolati 68 soggetti (M 44, età media 639 anni) portatori di ipercolesterolemia familiare eterozigote (n=36) o di iperlipidemia familiare combinata (n=32) in trattamento cronico con statine. La presenza di cardiopatia ischemica è stata valutata sulla base della storia clinica, quella di arteriopatia periferica mediante misurazione dell’indice caviglia-braccio (ABI); l’aterosclerosi preclinica è stata indagata tramite misurazione dello spessore intima media (IMT) della parete distale della carotide comune (3 misurazioni per ciascun lato) con ecocolor Doppler. Nove pazienti avevano una storia positiva per cardiopatia ischemica, 6 erano affetti da arteriopatia periferica (ABI<0.90 o >1.30) e 8 presentavano sia cardiopatia ischemica che arteriopatia periferica. Rispetto ai soggetti non vasculopatici, i pazienti con cardiopatia ischemica (p=0.015) e quelli con cardiopatia ischemica associata ad arteriopatia periferica (p<0.001), ma non quelli con arteriopatia periferica isolata, mostravano concentrazioni sieriche di beta2-MG significativamente superiori. La prevalenza sia di malattia coronarica che di arteriopatia periferica mostrava un andamento crescente con i terzili di beta2-MG. I valori individuali di beta2-MG erano significativamente correlati in senso positivo sia con l’IMT medio (r=0.357, p<0.01) che con l’IMT massimo (r=0.350, p<0.01).
Nei pazienti con dislipidemia familiare trattati con statine le concentrazioni sieriche di beta2-MG possono essere considerate un marcatore bioumorale di malattia aterosclerotica clinica e preclinica, anche se l’associazione della beta2-MG con l’arteriopatia periferica è dipendente dalla contemporanea presenza di cardiopatia ischemica.






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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.125.1051



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
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Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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