Il ruolo degli acidi nucleici HIV-correlati nelle secrezioni cervicovaginali di pazienti gravide sieropositive

Melissa Carrara - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Barbara Gardella - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Marianna Roccio - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Anna Maccabruni - Clinica di Malattie Infettive e Tropicali, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Bianca Mariani - Clinica di Malattie Infettive e Tropicali, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Lucia Panzeri - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Francesca Zara - Dipartimento di Microbiologia, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Arsenio Spinillo - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


Obiettivo: lo scopo di questo studio è di valutare la presenza del virus HIV-1 nelle secrezioni cervicovaginali di donne sieropositive gravide rispetto a donne sieropositive non gravide.
Materiali e metodi: abbiamo messo a confronto 43 pazienti gravide sieropositive con 241 pazienti sieropositive non gravide di età simile (±2 anni). Nelle pazienti gravide i campioni ematici e cervicovaginali sono stati ottenuti in ciascun trimestre di gravidanza. Nei soggetti di controllo gli stessi campioni sono stati raccolti all’atto dell’arruolamento. HIV-1 RNA è stato misurato nel plasma; HIV-1 DNA provirale, trascritti di HIV-1 RNA intracellulare e HIV-1 RNA libero sono stati raccolti nelle secrezioni cervicovaginali mediante competitive polymerase chain reaction (cRT-PCR) e reverse transcriptase PCR.
Risultati: lo shedding genitale di HIV-DNA (22/43 confrontati con 79/241, p=0.02) e l’identificazione di HIV-RNA libero (26/43 confrontati con 72/241, p<0.001) è più comune nelle pazienti al primo trimestre di gravidanza rispetto alle non gravide. La gravidanza correla con una significativa tendenza all’aumento della carica virale cervicovaginale, intesa come HIV-DNA (Spearman Rho =0.149, p=0.012), HIV-RNA libero (Spearman Rho =0.253, p<0.001), ma non trascritti di HIV-RNA (Spearman Rho =0.06, p=0.31). Correggendo per i fattori confondenti, le percentuali di identificazione a livello genitale di HIV-DNA (odds ratio =1.94, 95% confidence interval =1.01-3.78) e HIV-RNA libero (odds ratio =4.07, 95% confidence interval =1.97-8.41) sono più elevate nelle donne al primo trimestre di gravidanza, rispetto alle pazienti non gravide.
Conclusioni: la carica virale cervicovaginale è aumentata nelle pazienti sieropositive gravide, rispetto alle non gravide, anche nelle donne con viremia non rilevabile. In questa popolazione sieropositiva a basso rischio, i rischi di trasmissione verticale ed orizzontale non dovrebbero essere sottovalutati.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.125.1046



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
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Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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