Fare musica insieme ai pazienti autistici: l’esempio dell’Orchestra Invisibile

Mariaelena Piana - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Corrado Garbazza - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Maria Besozzi - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Alessandra Comai - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Umberto Provenzani - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia, Marianna Boso - Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali, Sezione di Psichiatria, Università degli Studi di Pavia, Pavia

Abstract


Introduzione: l’autismo è una sindrome comportamentale ad esordio in età infantile, appartenente al gruppo dei disordini pervasivi dello sviluppo e caratterizzata, secondo la triade di Wing-Gould, da una compromissione qualitativa delle capacità di comunicazione e di interazione sociale, nonché da modalità di comportamento, interessi ed attività ristretti, ripetitivi e stereotipati. La musicoterapia si è dimostrata, fin dalla sua introduzione in clinica, uno strumento terapeutico integrativo particolarmente efficace nello stimolare le possibilità comunicative dei soggetti affetti da autismo, attraverso canali espressivi di tipo non-verbale.
Metodi: ad un campione di 12 pazienti affetti da una severa forma di autismo, tutti ospiti della farm community di Cascina Rossago (PV) e musicisti della ivi costituitasi Orchestra Invisibile, è stato somministrato il questionario ABC all’inizio dello studio e ad un anno di distanza, durante il quale i pazienti hanno partecipato a regolari lezioni di musica con cadenza settimanale.
Risultati: al termine di 52 incontri con l’Orchestra Invisibile vi è stato un decremento significativo dei valori di ABC (P=0.0003). La differenza media nel punteggio dell’ABC è stata 17.4 (deviazione standard di 11.77).
Conclusioni: l’esperienza dell’Orchestra Invisibile quale spazio musicale condiviso dove pazienti ed educatori riescono ad entrare in contatto tra loro attraverso i canali espressivi non verbali offerti dai suoni e dalla musica, sembra favorire il miglioramento del profilo comportamentale dei soggetti con autismo, nonché le loro possibilità di comunicazione con il mondo esterno senza ricorrere all’uso di parole.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.125.1044



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
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Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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