Aspetti socio-epidemiologici di una coorte di ragazze sottoposte a vaccinazione HPV volontaria

Melissa Carrara - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Isabel Giacoma Calvino - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Eleonora Bruno - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Barbara Gardella - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Arsenio Spinillo - Clinica Ostetrico-Ginecologica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


Obiettivo. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di analizzare, in assenza di Linee Guida per la scelta del tipo di vaccino da somministrare, i dati anagrafici, epidemiologici e comportamentali della popolazione in studio, mettendoli in relazione al tipo di vaccino eseguito.
Pazienti e metodi. Abbiamo reclutato 111 ragazze dai 14 ai 33 anni, sottoposte a ciclo vaccinale di tre dosi contro il virus HPV con uno dei due vaccini profilattici: Cervarix o Gardasil. Le caratteristiche demografiche e comportamentali della popolazione sono state archiviate in una cartella informatizzata personalizzata ed in seguito analizzate.
Risultati. All’aumentare dell’età diminuisce l’utilizzo del Gardasil, ma aumenta quello del Cervarix: nel gruppo delle quattordicenni il 71.42% delle ragazze è stato sottoposto a vaccinazione con Gardasil, mentre tra le diciannovenni e ventenni il 100% delle ragazze è stato vaccinato con Cervarix. Il gruppo delle pazienti sessualmente attive è stato sottoposto nell’ 87.5% dei casi a vaccinazione con Cervarix, mentre il gruppo delle ragazze non ancora sessualmente attive è stato sottoposto a Gardasil nel 61.9% dei casi. Infine, nel gruppo delle fumatrici il 75% delle ragazze è stato sottoposto a Cervarix, mentre il 25% ha ricevuto il Gardasil; nel gruppo delle non fumatrici è stato eseguito il Gardasil nel 45.78% dei casi, mentre Cervarix è stato somministrato nel 54.21% delle pazienti.
Conclusioni. Nelle pazienti di età >16 anni si tende a consigliare e a somministrare il Cervarix, indipendentemente dall’anamnesi sessuale della giovane, mentre fino a 16 anni di età, se la paziente non è ancora sessualmente attiva, si somministra più frequentemente il Gardasil, al contrario, se già sessualmente attiva, si predilige il Cervarix, ottenendo come cut-off i 16 anni di età. Inoltre, l’abitudine al fumo di sigaretta tende a far consigliare e somministrare il Cervarix, in modo da proteggere in maniera più specifica la paziente dal rischio oncologico.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.124.1016



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press
Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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